PROGETTO ALICE
Ideazione Laura Pece Musiche Gianluca Figliola Scenografie Jessica Fabrizi Video Annalisa Gonnella Luci Stefano Greco
Percorso:
Il progetto Alice nasce come una creazione collettiva per affrontare il tema della solitudine durante le varie fasi della vita.
Solitudine come poesia leggera, un tempo dilatato in cui il corpo immagine fluttua nella flebile luce che delinea contorni e narra le ombre. Un tempo di nascita e rinascita, un avvento del corpo ma anche del pensiero che si rigenera.
Solitudine come vuoto e paura. Assenza. Ricerca esasperata di un appiglio, una presenza, ma quando la sensazione del vuoto diventa immobilità ci si perde nel buio delle proprie paure.
Solitudine come corpi inconsistenti che appaiono solo nella forma del desiderio.
Solitudine dei giochi d’infanzia, una solitudine creativa e immaginifica. Rappresentata da un viaggio solitario nel mare aperto dei sogni con una barca che ricorda quelle di carta. Un’età che presto è necessario lasciare, abbandonare, salutare per sempre.
Solitudine che sembra interrompersi in presenza di ombre danzanti, presenze cercate e anelate. Una danza che gira e conduce nel meccanismo della giostra, della ripetitività, di un percorso predeterminato di una vita prestabilita. Un giro di giostra dalla quale ci si illude di non essere parte. La barca di carta, ora più piccola, ritorna. I sogni dell’infanzia ci traghettano fino all’ultima età della vita che si ricopre di ricordi.
Tutto svanisce nelle ombre che lentamente ricoprono ogni cosa.
Poetica:
Un percorso al negativo, una narrazione di ombre che delineano immagini scaturite da archetipi e ricordi. Un corpo maschera che racchiude le caratteristiche androgine e diventa anello di congiunzione tra maschile e femminile.